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Una Marina di Libri: la Parola all’Editoria Indipendente

Creato il 14 giugno 2013 da Dietrolequinte @DlqMagazine

 Valentina Di Bennardo14 giugno 2013 Una Marina di Libri: la Parola all’Editoria Indipendente

In un’Italia che di certo non vive una delle pagine più belle della sua storia, in un Paese di cui il mondo invidia l’inestimabile patrimonio artistico – culturale, in una Nazione che sembra non credere nell’istruzione come potenziale elemento rinnovatore dell’attuale scenario, vanno le più sincere lodi a tutte le manifestazioni che nascono dalla volontà di parlare culturalmente, di promuovere il diritto al sapere, di creare forme di scambio e di dialogo, di conferire al libro il vero e proprio significato che gli compete, innanzandolo dall’odierno e misero valore commerciale a punto di riferimento stabile per l’esistenza individuale e l’identità di un intero popolo. La conoscenza è il mezzo tramite il quale gli esseri umani interagiscono. Questi si sforzano di rendersi reciprocamente più comprensibili attraverso essa: quanto più ampia è la parte di cultura condivisa tanto più efficace risulta il loro coordinamento nell’interazione. Questo fondamento dell’antropologia contemporanea assume sempre più significato in un momento in cui, vuoi per ragioni sociali ed economiche vuoi per ragioni politiche, l’interazione diventa sempre più latente e il dialogo si smarrisce diventando flebile e inconcludente, mentre l’irritazione altera la percezione del reale inducendo a un pessimismo acuto e alla mancanza di reazione costruttiva. L’erudizione ha il potere di ristabilire l’equilibrio e di conferire una spinta creatrice alla “social catena” di leopardiana memoria. L’editoria indipendente conosce bene questo valore e dà al libro una peculiare funzione, dinamica e culturalmente attiva al di là della difficoltà economica e della crisi, al di là delle grandi case editrici con il loro peso schiacciante e l’egemonia commerciale.

Una Marina di Libri: la Parola all’Editoria Indipendente

E all’editoria indipendente è dedicata Una marina di libri, una manifestazione giunta al suo quarto anno di vita, organizzata a Palermo dal Centro Commerciale Naturale Piazza Marina & Dintorni e dalle case editrici Navarra Editore e Sellerio. Incorniciata negli splendidi spazi della Società Siciliana per la Storia Patria e negli attigui locali del complesso dei Domenicani a Palermo, in piazza San Domenico, l’edizione 2013 (andata in scena dal 7 al 9 giugno) è stata ricca di innumerevoli appuntamenti incentrati sul tema Libro, un calendario ricchissimo di attività destinate a tutte le fasce di età e distribuite accuratamente durante la giornata. Quelle destinate ai bambini, lettori in erba, e agli incontri professionali sull’editoria si sono svolte di mattina, mentre nelle ore pomeridiane hanno avuto luogo numerosi incontri e presentazioni con diverse anteprime nazionali proposte dagli editori in fiera e dalle associazioni partner della kermesse. Nel corso delle tre serate, invece, di scena l’intrattenimento con reading, recital, dibattiti, proiezioni e spettacoli musicali. La lista degli intervenuti è notevole: intellettuali, scrittori, giornalisti e professionisti nell’ambito dell’editoria ma anche esperti gastronomici, disegnatori e autori satirici.

Una Marina di Libri: la Parola all’Editoria Indipendente

I temi trattati sono stati vari e affascinanti: dal rapporto tra letteratura e visualità (che ha visto la partecipazione degli scrittori Giulio Mozzi e Lorenzo Pavolini, Stefania Rimini e Maria Rizzarelli della rivista Arabeschi e il prof. Michele Cometa) all’esperienza di scrittura collettiva (con gli interventi di Fabio Cuzzola del collettivo Lou Palanca, Gregorio Magini di Sic – Scrittura Industriale Collettiva, Christian Raimo e Filippo Nicosia), dal giornalismo culturale (con la presenza di alcune delle maggiori firme italiane come Alessandro Beretta de la Lettura del Corriere della Sera, Piero Melati del Venerdì di Repubblica, Daniele Balicco di Alias – Il Manifesto, e gli interventi di Clotilde Bertoni e Chiara Di Domenico) al binomio libri-cinema (con gli interventi degli scrittori Roberto Alajmo e Giacomo Pilati, e quello della regista Costanza Quatriglio, ha moderato Franco Marineo), dalle parole in “cucina” (con Luca Iaccarino, giornalista e critico enogastronomico, Bruno Osimo, scrittore e teorico della traduzione, Martino Ragusa, scrittore e esperto gastronomo, ha moderato Gianfranco Marrone) alla satira e all’impegno civile (con gli scrittori Gabriele Galanti e Angelo Orlando Meloni e i disegnatori Mario Natangelo e Giuseppe Lo Bocchiaro, il giornalista Carlo Gubitosa, direttore di Mamma!. Ha moderato il giornalista e autore satirico Gianpiero Caldarella).

Una Marina di Libri: la Parola all’Editoria Indipendente

Il festival ha, inoltre, promosso un incontro dedicato al Premio Italo Calvino, il più importante premio letterario italiano per esordienti; numerosi sono gli autori che hanno conosciuto la notorietà attraverso questo concorso. Sono intervenuti Fabrizio Pasanisi, finalista XXV Premio Italo Calvino con il romanzo Bert e il Mago, Gaia Salvadori, responsabile segreteria organizzativa del Premio, Matteo Di Gesù e Evelina Santangelo, giurati dell’ultima edizione. C’è stato anche lo spazio per riflessioni a carattere regionale come la candidatura di Palermo a Capitale Europea della Cultura 2019 e la prospettiva di sviluppo e promozione dei beni storici siciliani. Ricco anche il cartellone dedicato a bambini e ragazzi che ha proposto numerosissimi laboratori ludici, creativi e didattici ispirati alla lettura e al mondo del libro e promossi dalle sedici associazioni del territorio ospitate nel villaggio ragazzi del festival. Il tutto nel ricordo del grande scrittore Gianni Rodari. Gli spettacoli serali sono stati organizzati in collaborazione con diversi enti locali; di scena anche uno speciale spettacolo di musica e poesia dedicato alla poetessa Alda Merini.

Una Marina di Libri: la Parola all’Editoria Indipendente

Numerose e italianissime le case editrici in esposizione unite da un comune denominatore: l’essere indipendenti (dunque non legate a grandi gruppi editoriali), il non pubblicare a pagamento (NOEAP) e la ricchezza del catalogo. Questi i tre principi che hanno guidato l’organizzazione del festival nella rigida selezione degli editori, i quali hanno proposto al pubblico siciliano incontri con i loro migliori autori tra cui Antonio Di Grado, Antonio Calabrò, Elvira Seminara, Gaetano Basile, Vincenzo Pirrotta, Caterina Resta, Giorgio Vasta, Claudio Finelli, Daniela Gambino, Guido Catalano, Irene Cao, Eugenio Baroncelli, Rosario Palazzolo e molti altri. Una marina di libri sta crescendo in modo esponenziale sia d’importanza sia di partecipazione del pubblico (quantificato in ben quindicimila unità): quest’ultimo è sempre più presente e interessato al programma della manifestazione. Un dato di grandissima importanza perché se è vero che i libri stanno all’anima come gli alimenti stanno al corpo, allora è nel loro infinito valore e nella sublime dimensione della cultura cui l’Italia dovrà attingere per rivivere un nuovo rinascimento nazionale.

 

Fotografie di Valentina Di Bennardo

 

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